Mesudì

“In un gioco di equilibri, con l’incanto degli enigmi” è la frase che meglio descrive l’anima artistica di Mesudì, un ensemble che si muove tra la musica di tradizione orale e il folk urbano, tra la voce e il tamburo, tra il romanesco e il dialetto calabrese.

L’universo musicale del gruppo si basa sull’equilibrio, sottile e raffinato, di voci e percussioni pensati come unici strumenti creativi e vissuti nelle loro mutevoli possibilità estetiche. Le trame armoniche e ritmiche che vengono elaborate dialogano con il Mediterraneo, con le sue sponde e i suoi mari, ma risentono anche del mondo urbano e metropolitano in cui il gruppo affonda parte delle proprie radici.

Nasce così un linguaggio complesso e variegato in cui i suoni del mondo arabo incontrano canti e proverbi della tradizione popolare calabrese, il romanesco si mescola alla polifonia classica, il rap ripercorre la tradizione di racconto e di protesta degli antichi cantastorie.

In questa dimensione multiforme nasce lo stesso nome del gruppo, Mesudì, il vento di mezzogiorno, il vento del Sud, che sfiora, sposta e trasporta, raccoglie e racconta. E il racconto è al centro del lavoro del gruppo che nei suoi brani propone storie di vita, vissuta o immaginata, in cui i rapporti e le relazioni tra gli individui si definiscono come nodi, legami che stringono, intrappolano o fanno innamorare.

Il 29 settembre 2023 è uscito il disco di esordio “Nodi” (Moonlight Records).

I nodi sò legami, sò ‘mportanti / Sò come le vite dele genti,

sò tracce scritte ‘n questi canti / so’ storie ‘n volo come i venti.

FORMAZIONE

Claudia Ugenti: voce, percussioni

Francesca Flotta: voce, percussioni

Elisa Surace: voce, chitarra, percussioni

Simone Pulvano: percussioni, voce